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RIFLESSIONI LETTERARIE 

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CHE LIBRO TI PIACE E PERCHÉ LO CONSIGLIERESTI?

Nel 2016 il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha lanciato alle scuole un concorso dal titolo “I libri preferiti di questo millennio”. L’intento di questa indagine era di capire se i bambini in Italia abbiano effettivamente un orizzonte culturale più ampio di quello nazionale. Dai risultati si evince come alcuni testi -benché siano stati scritti più di 50 o addirittura 100 anni fa- risultino sempre attuali ed innovativi.
Alla primaria ha infatti primeggiato la tradizione fiabistica mondiale con Il Piccolo Principe del francese Antoine de Saint-Exupéry, che è arrivato primo con oltre il doppio dei voti rispetto al secondo classificato. Hanno inoltre prevalso i testi dell’autore Roald Dahl e Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, per quanto riguarda la tradizione britannica; ben posizionata è anche quella del continente americano, della quale spiccano Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum e le favole moderne di Luis Sepúlveda, l’autore cileno recentemente scomparso. Non mancano comunque all’appello i classici della letteratura nostrana; infatti tra i primi dieci troviamo sia l’intramontabile Pinocchio di Carlo Collodi -al secondo posto in classifica- sia le opere di Gianni Rodari, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.
Alla secondaria di primo e secondo grado non c’è stato un vero e proprio “plebiscito”: le preferenze erano numerose e variegate; tuttavia si nota una preferenza in questa fascia d’età per tematiche e autori contemporanei, tra i quali i più popolari sono risultati Alessandro D’Avenia, Niccolò Ammaniti e Roberto Saviano. In particolare: Io non ho paura è risultato il libro più votato come prima preferenza (263 classi contro le 252 di Bianca come il latte, rossa come il sangue e le 209 di Gomorra).
Uno degli aspetti più evidenti che viene fuori da questi risultati è la predilezione nell’infanzia per racconti fantastici, e nel periodo della preadolescenza e dell’adolescenza per temi attuali, molto legati al nostro tempo, quali l’ambiente malavitoso, la malattia ed i problemi sociali, benché siano sempre presenti storie di amicizia e d’amore. La letteratura è ancora evidentemente uno dei mezzi più efficaci per affrontare con consapevolezza il passaggio all’età adulta, per conoscere il mondo anche nelle sue sfaccettature più dolorose.

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QUALE LIBRO SCEGLIEREI

Un restituzione dal gruppo di studenti del laboratorio di "Educazione alla lettura" di Scienze della Formazione Primaria dell' Università degli studi di Perugia

Ad un gruppo di 130  studenti di Scienze della Formazione -durante un laboratorio di Educazione alla Lettura- è stato chiesto di scegliere un libro per l’infanzia che li abbia particolarmente colpiti e di spiegare, secondo loro, quali apprendimenti sia possibile trarne. Il risultato è stato un’ampia varietà di testi che spaziano tra i più svariati temi, ma che mantengono tutti come punto fermo un’idea costruttiva ed ottimista, atta ad incoraggiare i bambini a conoscere se stessi, le proprie paure, le proprie inclinazioni ed a superare gli ostacoli, proiettandoli in una visione del mondo il più inclusiva possibile, in cui nessuno venga lasciato indietro. 

Le evoluzioni ed i progressi nel campo della letteratura per l’infanzia tendono a superare alcune rigide dicotomie classiche per lasciare spazio a delle narrazioni più ricche di sfumature, in cui superare i preconcetti diventa parte integrante di un percorso di consapevolezza nel bambino 


In molti casi le scelte degli studenti sono ricadute su libri che affrontano questioni legate alla quotidianità, quali ad esempio il rapporto con il cibo, l’inserimento a scuola, l’uso del pannolino, la gestione delle emozioni, il fatto di stringere nuove amicizie e l’espressività artistica. Di seguito ne riportiamo alcuni tra quelli considerati più rilevanti, con le considerazioni sugli apprendimenti che è possibile trarne.   

Su A taaavola!  di Michael Escoffier, illustrato da Matthieu Maudet, uno studente scrive “Penso che potrebbe essere di aiuto leggerla in sezione, perché alcuni bambini si rifiutano di mangiare, (in particolar modo le verdure, minestre e minestroni) e forse rivedendosi nel protagonista potrebbero iniziare ad assaggiare anche loro piatti che solitamente rifiutano.”

Sull’argomento “vasino” troviamo l’albo Io vado di Matthieu Maudet che “incoraggia il bambino a provare "nel far da se"”. Legato invece al delicato momento in cui il bambino inizia a dormire nel suo lettino separato dai genitori c’è Buon viaggio, piccolino di Alemagna il quale “Può aiutare il bambino nel "doloroso" passaggio dal lettone dei genitori al proprio lettino; può inoltre aiutarlo a comprendere che insieme ai suoi oggetti "del cuore" può affrontare con tranquillità qualsiasi avventura.”

C’è poi un certo numero di libri per l’infanzia che affrontano temi come l’alternarsi del giorno e della notte, come Quando il sole si sveglia di Philip Giordano e Giovanna Zoboli, che può aiutare i bambini a comprendere “Il trascorrere del giorno e della notte non solo riferito alla propria giornata ma mette in prospettiva il tempo che trascorre per tutti.”

La gestione delle emozioni è un argomento molto gettonato, proprio perché ci si rivolge ad un periodo della vita in cui ogni sensazione è a fior di pelle, ed alcune letture possono aiutare in un percorso di autoconsapevolezza. Molto spesso, per comunicarle meglio, le suddette emozioni sono rappresentate caratterizzandole graficamente, dando loro una faccia o un colore. Ad esempio il libro Che rabbia! di Mireille d'Allancé, che può aiutare a “Comprendere le conseguenze dannose che può provocare la rabbia e quindi, imparare a gestirla.” o “Potrebbe capire che la rabbia è lo stato d'animo di un momento che ci fa fare cose che non vorremmo, come in questo caso mettere in subbuglio la camera. Questo libro permette di trasformare una cosa astratta in un "mostro" concreto. in questo modo è quindi visibile e affrontabile.” I colori delle emozioni  di Anna Llenas “Porta il bambino a individuare l'esistenza di tante emozioni diverse e a capire che bisogna cercare di riconoscerle e dare loro un giusto ordine.”. 

De Il litigio di Claude Boujon gli studenti scrivono che “Un bambino ascoltando questa storia può approfondire la scoperta delle emozioni sia positive che negative. Quindi direi che favorisce lo sviluppo comunicativo e dell'attenzione cognitiva.” o anche che “La creatività come mezzo per costruire la propria identità ed indipendenza, non perdendo di vista il concetto di collaborazione all’interno di un gruppo.”.

Ci sono poi dei testi che, sempre attraverso l’uso dei colori, accompagnano i bambini in un percorso di costruzione dell’identità, come Un colore tutto mio di Leo Lionni con cui “il bambino può iniziare a conoscere se stesso e soprattutto ad accettarsi per quello che è, con i suoi pregi e i suoi difetti.” o delle dinamiche interpersonali, come nel sempre attuale Piccolo blu e piccolo giallo di Leo Lionni che “Può portare l'apprendimento dei colori primari, ma anche di alcuni valori importanti come quelli dell'amicizia, dell'unione.”. Molto spazio nella letteratura infantile allo sviluppo della creatività, tema che troviamo in Tam Tam Bum di Frédéric Stehr dove si mostra “Che con la creatività si possono trovare modi semplici per divertirsi in compagnia, senza strumenti complicati; e che il gruppo coeso è un valore incredibile.”.

Esiste poi una gran quantità di testi che cercano di aiutare il bambino ad affrontare ed esorcizzare le proprie paura, quali Piccolo buio di Cristina Petit “Può sicuramente confortare il bambino che ascolta e che si immedesima nella protagonista, scoprendo alla fine che il coraggio può sconfiggere qualsiasi paura, persino quella del buio.” o, più legato ad un tema attuale come lo è il coronavirus, Covid il barbaro, scritto da Sara Pizzoni con illustrazioni di Elia Pizzoni, che “può aiutare i bambini ad apprendere i comportamenti che si possono adottare in questa situazione di emergenza”


Gli esempi succitati si concentrano molto su dei temi specifici, e molto spesso contengono un messaggio (o una morale) abbastanza esplicito. 

Tra le scelte compiute dagli studenti non sono mancati testi e storie in cui dei protagonisti fortemente caratterizzati sono portati ad affrontare una serie di avventure ed a superare degli ostacoli traendone degli insegnamenti su dei valori universali, quali l’amicizia, la collaborazione, il rapporto con i genitori, l’indipendenza.

Nell’ottica di un percorso di crescita per i bambini, le storie da sempre sono state funzionali ed efficaci, per la possibilità che offrono di affrontare un ampio ventaglio di esperienze rimanendo in un ambiente protetto come la scuola o la famiglia. Proprio per questo la possibilità del bambino di immedesimarsi nelle azioni dei protagonisti delle suddette storie, stimolando la capacità di astrazione, è di primaria importanza, ed è questo il motivo per cui nella maggior parte dei casi questi personaggi sono bambini stessi o animali umanizzati (come da tradizione favolistica).

Focalizzandosi -più che su un argomenti specifico- su una vicenda diventa più facile andare incontro alle esigenze di un gruppo variegato di bambini, con delle storie che stimolino sia la loro fantasia sia un’analisi introspettiva. Abbiamo dunque varie storie che favoriscono l’accettazione di sé, del diverso, delle proprie emozioni, del mondo in cui viviamo. Eccone alcune: 

Di Carolina Chiocciolina gli studenti scrivono che “Dalla storia il bambino può apprendere che ci può essere un risvolto positivo anche in quelle situazioni in cui, inizialmente, sembra il contrario.” o che che grazie ad essa è possibile imparare a “non arrendersi davanti alle difficoltà, rialzarsi dopo una caduta, lottare e non mollare e scoprire le proprie potenzialità e unicità.” ma anche “Se guidato, il bambino può comprendere che può trovare la sua chiave di svolta per affrontare le situazioni facendo forza sulle sue capacità”.

Il testo Che cos'è un bambino? di  Alemagna “Aiuta i bambini a strutturare la propria identità, riconoscendo il proprio mondo interiore”. Abbiamo poi, ancora di Leo Lionni, Federico, che insegna che “Ogni bambino ha delle peculiarità che dovrebbe tirar fuori sempre, specialmente nel momento del bisogno. Se un bambino non ha lo stesso tuo "talento" non significa che non vale nulla, semplicemente sarà più portato a fare altro. L'unica cosa che possiamo fare è ricercare i punti di forza dell'altro per vivere meglio insieme.” nonché “La consapevolezza dell'unicità di ognuno di noi, quanto sia importante la collaborazione e la condivisione con l'altro.”, Guizzino il quale “Stimola l'educazione socio-emotiva, la collaborazione e l'apertura verso il diverso.” e Il sogno di Matteo “una storia di speranza e di riscatto, credo che come poche altre possa insegnare ai bambini l'importanza di seguire le proprie inclinazioni per costruirsi un futuro migliore.” e sempre sul tema dell’affrontare ostacoli e paure abbiamo inoltre Pezzettino, che “aiuta a capire che ognuno è unico e a capire che ognuno di noi può trasformare i propri limiti in vere e proprie risorse. Inoltre rappresenta un invito a confrontarci con gli altri, perché è attraverso il confronto che scopriamo che cosa ci rende speciali e irripetibili.”.

Il meraviglioso Cicciapelliccia della già citata Alemagna accompagna per il bambino “Il desiderio di immergersi in piccole avventure, di trovare sempre il lato positivo e di credere nelle proprie capacità perché ognuno è speciale e unico.”, e della stessa autrice anche Le pulcette in giardino “Può far comprendere ai bambini che non si deve aver paura di ciò che è diverso da noi, che non si devono avere pregiudizi e che solo imparando a conoscersi si può scoprire che la diversità può essere una grande ricchezza.” In un’ottica di integrazione troviamo poi Sulla collina di Linda Sarah con illustrazioni di Benji Davies di cui scrivono che “Ascoltando questa lettura un bambino può capire che l'inserimento di una nuova persona all'interno di un gruppo non è una cosa negativa e non porta dei cambiamenti in negativo; anzi può essere un'opportunità per scoprire cose nuove.”.

Infine, per affrontare il tema della diversità sono stati scelti Se avessi un dinosauro di Gabby Dawnay e Alex Barrow, il quale “Può far sì che i bambini capiscano che la diversità è una ricchezza. Inoltre, visto che quello di avere un dinosauro può essere un desiderio reale nei bambini, può fargli capire che tutti i desideri sono leciti, anche se irrealizzabili. Desiderare qualcosa non è mai sbagliato.” e Un pesce è un pesce, nuovamente di Lionni, in cui si esaltano “la bellezza delle differenze, l'accettazione di noi stessi, l'aspirazione verso l'ignoto, verso ciò che non conosciamo e che perciò ci attira.”.


In sintesi possiamo notare come alcuni autori noti vengano scelti molto spesso, poiché si ha a disposizione un grande numero di loro testi, ma l’aspetto più determinante a livello di preferenze rimane la scelta dei temi, in virtù della particolare sensibilità nei confronti delle molteplici inclinazioni dei bambini che chi si approccia all’insegnamento ha come punto fermo, ed in particolare la scelta di argomenti ampi che coinvolgano il più possibile l’intero gruppo classe, avendo come fine un’idea di didattica che non lasci mai nessuno escluso. 

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